Voli pindarici
Se dovessi definire la mia vita la presenterei come incasinata, astratta e nebulosa.
Un mix di voglia di riuscire e paura di cadere, di tutto in potenza e poca dedizione.
Adoro coloro che hanno una arrivo, un traguardo, ma mi terrorizza l'idea che anche io potrei raggiungerlo, perdendo ogni possibilità di attualità futura.
Quindi vivo così, tra uno sguardo al passato e un occhio chiuso verso il futuro, campando di espedienti per ingannare la stasi.
Non potrei mai vivere in un posto per sempre, mi sentirei definito, quando comincio a sentirlo casa mia, è ora di cambiere aria.
Sono stato nel paese dei balocchi, ma dopo un po' ho capito che cercavano di farmi le scarpe, allora nottetempo me ne sono andato, e dopo tanot camminare sono arrivato tra i mangiatori di loto, ma nemmeno l'oblio è stato così forte da cancellare la mia natura randagia, e sono fuggito.
Passo da una vita all'altra, novello Ulisse nella terra del far buon viso a cattivo gioco, passando senza sosta dalla ricerca del successo alla suola di un uomo perbene.